Cos’è un bassorilievo? Scopriamo come realizzarlo
Hai mai realizzato un bassorilievo? Partiamo dalla definizione. Parliamo di una forma di scultura, realizzata su una superficie piatta, in cui il materiale di tipo solido viene scolpito in modo tale che la raffigurazione sporga ed emerga dal piano di fondo. La parte della lastra che non viene incisa funge da supporto all’opera.
Su quali materiali? Tendenzialmente il bassorilievo è una tecnica utilizzata su materiali molto solidi: marmo, pietra, metallo, legno ma anche creta, gesso, terracotta, avorio e cera.
ACCENNI DI STORIA
Il bassorilievo è una delle forme d’arte più antiche in assoluto. Ne abbiamo traccia, infatti, già nelle pareti delle grotte, circa 30.000 anni fa! In Egitto, in Mesopotamia, in India e in Cina, è una tecnica che è rimasta in voga, con opportuni accorgimenti, e che ritroviamo anche nella scultura greca e romana antica, in particolare per templi e monumenti celebrativi. Le chiese romaniche europee del Medioevo sono ricche di bassorilievi, così come molte opere di artisti del calibro di Donatello, nel periodo rinascimentale. Fino ai giorni nostri, con l’imponente Arco di Trionfo di Parigi, realizzato nel XIX secolo. Senza andar troppo lontano, presso il Battistero di San Giovanni di Firenze, è possibile ammirare il bassorilievo Creazione di Adamo ed Eva, realizzato da Ghiberti in bronzo.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA BASSORILIEVO E ALTORILIEVO?
La sporgenza volumetrica delle figure di fondo determina la differenza tra le due tecniche. Nell’altorilievo le figure si staccano dal fondo in maniera molto più marcata e accentuata con alcune parti che potrebbero staccarsi completamente, come braccia e gambe, creando un vero e proprio effetto 3D. Nel bassorilievo, invece, le figure si staccano dal fondo per meno della metà. Quando invece il rilievo è quasi piatto, tale da emergere pochissimo dal fondo, si parla allora di stiacciato.
Tendenzialmente le tecniche sono due: il procedimento “a togliere” e quello “ad aggiungere”. Nel primo si parte da un blocco già esistente, scolpendo la superficie del materiale e asportando l’eccesso, sino a quando non emergerà la raffigurazione. Nel procedimento “ad aggiungere” si procede all’inverso, ovvero aggiungendo alla superficie di fondo piccole quantità di materiale, modellato sino a raggiungere la forma e il soggetto desiderati.
CON QUALI MACCHINE CNC?
Vi mostriamo di seguito due esempi di bassorilievi realizzati dai nostri clienti. Il primo con la cnc Multypla (area di lavoro 1100x1800x210 mm), al lavoro su legno mdf; il secondo realizzato dalla cnc Special, la macchina professionale al costo dell’hobbista (600x1000x140 mm).
E se hai voglia di realizzare dei bassorilievi sul marmo? Beh, non possiamo che consigliarti la cnc Wide con un piano di lavorazione utile da 2400x1600x250 mm (100 mm fuori macchina).